
Dal 27 febbraio al 1 marzo, presso il TeatroPalladium dell’Università Roma Tre, si è tenuto il convegno: “Musica sostenibile: ambiente, comunità, qualità della formazione”.
Tre giorni di incontri, talk, tavole rotonde e performance con l’obiettivo di accendere un cono di luce sulle possibili pratiche di sostenibilità nel contesto dello spettacolo dal vivo, con particolare riferimento alla musica, per ispirare azioni concrete a favore della creazione di un futuro più responsabile e sostenibile.
Il convegno ha chiamato a raccolta esperti, artisti, istituzioni culturali, operatori e il pubblico in un confronto aperto e dinamico su tematiche legate all’ambiente, alla società e alla qualità della formazione, mirando a realizzare iniziative che favoriscano una transizione verso un modello culturale più inclusivo e rispettoso del nostro ecosistema, per ridurre l’impatto ambientale degli eventi musicali, promuovendo al contempo valori di responsabilità sociale e culturale.
Rosario Balestrieri, ornitologo della Stazione Zoologica Anton Dohrn, ha preso parte all’evento, raccontando gli effetti dell’inquinamento acustico sull’avifauna, condividendo gli approfondimenti scientifici che sta conducendo in seno al CRIMAC-Centro Ricerche ed Infrastrutture Marine Avanzate in Calabria. L’intervento, dal titolo “Quando il rumore estingue in canto”, vuole mettere l’accento sui danni provocati dall’inquinamento acustico che, nonostante siano spesso sottovalutati, possono avere gravi effetti sulla biodiversità.